Il ciambellone con gocce di cioccolato è la classica ciambella alta e soffice da colazione, perfetta per l’inzuppo nel latte, cappuccino o da accompagnare col caffè.
ciambella artigianale
ma anche come merenda sana e golosa.
Un ciambellone genuino all’olio senza burro, facile e veloce alla portata di tutti, con ingredienti semplici che tutti abbiamo in dispensa: olio, uova, latte e gocce di cioccolato che potete sostituire con una barretta di cioccolato ridotta a pezzetti.
Ecco i trucchetti per avere un ciambellone altissimo, soffice e con le gocce di cioccolato che non affondano mai:
Montate bene uova e zucchero, devono quadruplicare. Questo vi permetterà di incorporare tanta aria che serve per l’altezza finale della vostra ciambella. Invece, la farina con il lievito vanno giusto incorporate a bassa velocità senza lavorare troppo l’impasto. In questo modo avrete un ciambellone soffice e goloso. Però si può procedere anche mettendo tutti gli ingredienti insieme come meglio descritto nel procedimento sotto.
Il trucchetto per non far sciogliere le gocce o scaglie di cioccolato è tenerle sempre in freezer, in questo modo non si sciolgono in cottura; per rendere la ciambella ancora più golosa mettete alcune gocce sulla ciambella prima di infornare. Ricordate che le gocce non affondano mai quando l’impasto è bello corposo; se un impasto è molto liquido per forza di cose andranno verso il basso.
Utilizzate uno stampo dai bordi alti, se non lo possedete rivestite di carta forno uno stampo da ciambella in modo che la carta superi l’altezza dello stampo per favorire la crescita dell’impasto.
Ingredienti: 500g di farina, 5 uova, 250g di zucchero, un bicchiere di latte e 1 di olio 1 limone, una bustina di lievito per dolci, 100g di cioccolato extra fondente a gocciole oppure da spezzettare.
Procedimento: In una ciotola grattugiare il limone, aggiungere zucchero, farina, latte (da quello scremato a intero, a vostro piacimento) olio (noi usiamo quello EVO di nostra produzione), mescolare con il mixer affinché diventi cremoso. Alla fine aggiungere il lievito e le scaglie di cioccolato e mescolare delicatamente l’impasto in modo da renderlo uniforme
imburrare la teglia e infornare per mezzora a 180°C.
Lasciare raffreddare nella formina e ribaltarla su un piano, successivamente aggiungere zucchero a velo.
Blue Monday 2025: come superare il giorno più triste dell'anno
Sono passati solo 20 giorni dall'inizio di gennaio, eppure vi sembra che ne siano trascorsi molti di più, e che questo mese sia infinito e interminabile? Non preoccupatevi, non siete i soli ad avere questa sensazione.
Il terzo lunedì del mese di gennaio, che quest'anno corrisponde al 20, è chiamato Blue Monday ed è considerato il giorno più triste dell'anno. Ma in realtà è proprio tutto il primo mese di ogni nuovo anno a portare con sé un carico di malinconia, a volte un po’ difficile da combattere.
Il Blue Monday può essere un pretesto per iniziare a lavorare maggiormente sul nostro stile di vita, migliorando alcune abitudini che possono portare a un aumento del livello di questi speciali messaggeri chimici della felicità, così da poterne trarre gli incredibili benefici tutto l'anno.
Blue Monday, perché è il giorno più triste dell'anno?
Pur avendo degli elementi di fondatezza, in verità il Blue Monday non esiste. Si tratta di una trovata pubblicitaria fatta da un sito di un'agenzia viaggi che anni fa aveva promosso un algoritmo matematico che stabiliva che proprio il terzo lunedì di gennaio fosse effettivamente un giorno tristissimo. La realtà è ben diversa: l'agenzia viaggi puntava a vendere i suoi pacchetti per le prossime vacanze, facendo leva sul fatto che quelle natalizie fossero appena terminate e ci fosse in molti una sensazione di malinconia alla sola idea che le prossime ferie fossero così lontane. Perché non prenotare un bel viaggio per tirarsi su di morale? Ecco una bella trovata che mantiene ancora oggi il suo status di leggenda.
C'è da dire però che il Blue Monday si inserisce perfettamente in un momento dell'anno in cui effettivamente qualche motivo per sentirci meno motivati lo abbiamo tutti.
Perché siamo tristi in questo periodo?
Il Blue Monday è una giornata considerata da molti come "il giorno più triste dell'anno". Si celebra ogni anno il terzo lunedì di gennaio e ha guadagnato popolarità principalmente attraverso i media e il marketing. Tuttavia, il concetto di Blue Monday non ha basi scientifiche solide, ma deriva da una campagna pubblicitaria lanciata nel 2005 da una compagnia di viaggi britannica.
Origine del Blue Monday
L'idea nasce da un'equazione pseudo-scientifica ideata da Cliff Arnall, uno psicologo dell'Università di Cardiff (poi dissociatosi da questa iniziativa). La formula prendeva in considerazione vari fattori come:
Il meteo invernale grigio e freddo.
Il livello di indebitamento post-festivo.
Il calo della motivazione dopo le festività natalizie.
L'abbandono dei buoni propositi per l'anno nuovo.
La percezione di necessità di cambiamento senza sapere come agire.
Questi fattori, combinati, sarebbero alla base di un umore negativo diffuso.
Impatti del Blue Monday
Anche se il Blue Monday non ha una vera validità scientifica, può avere alcuni effetti concreti:
Psicologico: La diffusione dell'idea di Blue Monday può influenzare negativamente le persone, creando una sorta di "profezia che si autoavvera". Pensare che un giorno debba essere triste può aumentare la percezione del malessere.
Sociale: I media e i social network spesso amplificano il concetto, contribuendo a un clima di negatività collettiva.
Marketing: Molte aziende sfruttano il Blue Monday per promuovere prodotti o servizi che "aiutano" a sentirsi meglio, come vacanze, trattamenti di bellezza o comfort food.
Come affrontarlo
Se percepisci una maggiore tristezza o demotivazione in questo periodo, ecco alcune strategie utili:
Esci all’aperto: La luce naturale aiuta a migliorare l'umore.
Pratica attività fisica: Anche solo una breve camminata può ridurre lo stress e migliorare il benessere.
Coltiva relazioni sociali: Passare del tempo con persone care aiuta a contrastare la tristezza.
Prenditi cura di te: Dedica del tempo a ciò che ti piace fare.
Rivaluta i tuoi obiettivi: Piuttosto che abbandonarli, cerca di renderli più realistici.
Ricorda che il Blue Monday è più un concetto culturale che un dato scientifico, e non c’è motivo di sentirsi obbligati a viverlo come una giornata negativa
Le giornate sono nuvolose, fa freddo, alzarsi di mattina quando fuori è ancora buio è più difficile, il Natale è finito, abbiamo passato mesi lunghi senza periodi di svago. Questi e altri elementi possono indurre tristezza e frustrazione, e incidere sulla nostra salute mentale. E poi ci sono i buoni propositi che arrivano con l'anno nuovo, che se ad alcune persone infondono grinta, ad altre creano stress sin da subito.
Tra i vari rimedi che possiamo seguire per riappropriarci del sorriso, il più efficace riguarda l'acquisizione di maggiore consapevolezza nei confronti dei nostri ormoni, in particolar modo verso quelli che incidono sul nostro stato d'animo.
Ormoni della felicità, quali sono e come aumentarli
Che gli ormoni svolgano un ruolo fondamentale nel nostro corpo è cosa facile da intuire. Determinano il nostro aspetto, rispondono al nostro stress, e possono anche aiutare il nostro cervello a comunicarci messaggi di felicità. Tutto ciò che dobbiamo fare è aumentare i livelli degli ormoni che ci fanno stare bene. E farlo è molto più facile di ciò che si pensi. Basta prendere piccoli accorgimenti e cambiare il proprio stile di vita.
Ecco quali sono i cosiddetti ormoni della felicità e cosa fare per aumentarne il livello nel nostro corpo.
Serotonina: benefici e come funziona
È un neurotrasmettitore che regola l'umore. Se il corpo non ne produce abbastanza sono superiori le possibilità di provare ansia e depressione. Livelli alti, invece, aiutano a essere più felici.
Come aumentare la serotonina
Prendete un po' di sole - Avere carenza di vitamina D non aiuta a ritrovare il sorriso. Il sole stimola la produzione di vitamina D, che il corpo usa per trasformare il triptofano in serotonina. Se non volete prendere il sole, o magari in questo periodo proprio non ce n'è, provate la terapia della luce con le lampade UV. Nei paesi del Nord sono essenziali per essere felici durante i lunghi inverni bui.
Fate esercizio fisico - Avete presente quella sensazione di generale benessere che si prova dopo una sessione in palestra? Ecco, è la serotonina che ci fa stare bene. L'attività aerobica aiuta a rilasciare quantitativi superiori di serotonina.
Consumate cibi fermentati - Il microbioma intestinale è in grado di produrre fino al 90% della serotonina del nostro corpo. Per questo supportarlo con cibi fermentati (come il kimchi, lo yogurt, il kombucha, il kefir) che permettano la proliferazione dei batteri buoni è essenziale.
Dopamina: benefici e come funziona
Detta anche “ormone del piacere”, la Dopamina è un neurotrasmettitore in grado di controllare molte funzioni corporee, tra cui quella cardiocircolatoria, ma anche la concentrazione e il senso della ricompensa. A livello cerebrale, quando proviamo piacere, viene rilasciata più dopamina come ricompensa. E più ne è presente, più ne viene richiesta dal cervello.
Come aumentare la dopamina
Assumete caffeina - nelle giuste quantità, la caffeina ha proprietà che fanno da booster all'umore.
Fate il pieno di vitamina B - verdure, legumi e frutta come la banana sono ottime fonti di vitamina B da assumere con regolarità per mantenere alti i livelli di diversi ormoni della felicità, tra cui la dopamina.
Rilassatevi - non c'è peggior nemico dello stress per la libido. Se volete fare il pieno dell'ormone del piacere, dedicate del tempo al vostro riposo, al rilassamento, alla meditazione.
Endorfine: benefici e come funzionano
Agiscono come degli antidolorifici che vengono naturalmente prodotti dal nostro corpo. Le endorfine sono neurotrasmettitori che fungono da analgesici, che favoriscono il rilassamento e migliorano l'umore. In caso di carenza di endorfine è possibile provare dolori diffusi, ansia, depressione.
Come aumentare le endorfine
Fate sport - è una pratica ideale per portare energia vitale al corpo, perché ne rinforza la muscolatura e al tempo stesso induce relax e migliora il riposo.
Ridete - fatelo più spesso, fatelo sguaiatamente. Ridere aiuta ad aumentare la produzione di endorfine.
Mangiate un pezzettino di cioccolato - oppure bevete un calice di vino rosso e godetevelo senza rimorsi, perché contengono sostanze che aumentano la produzione di endorfine nel cervello.
Ossitocina: benefici e come funziona
È l'ormone dell'amore, che viene rilasciato dal corpo in momenti speciali della vita, come ad esempio durante il parto, l'allattamento, il consolidamento del legame tra genitore e figlio, ma anche durante una relazione o in un rapporto di fiducia. È per eccellenza l'ormone che ci fa stare bene, che ci fa sentire amati e che ci fa amare.
Come aumentare l'ossitocina
Contatto fisico - carezze e coccole sono essenziali per liberare l'ossitocina. Abbracciare, accarezzare, cercare il contatto con le persone che amate avrà un grande impatto a livello cerebrale.
Tempo per sé - meditare, mettere su della buona musica, accendere una candela, leggere un libro sono gesti che possono rientrare in un concetto più ampio di mindfulness, pratica che può aiutare a ritrovare il centro di sé e la fiducia, e a produrre ossitocina.
Socializzate - uscite, dedicatevi agli amici, alla famiglia, al partner, passate momenti divertenti insieme in mezzo alla gente per stimolare i messaggi di felicità della mente.
Noi possiamo proporvi sicuramente una buona dose di caffeina, da assumere ovviamente sempre in modo moderato.
I benefici della caffeina se consumata in modo corretto sono notevoli, di contro, si potrebbero indurre problematiche gastriche e psichiche soprattutto sui ritmi circadiani.
Ovviamente nel nostro sito alla sezione shop troverete tutta una serie di prodotti che possono fare a vostro caso dal caffè macinato, in grani, capsule e cialde e tutto ciò che ruota sul mondo del caffè.
Quindi su col morale e soprattutto con una buona tazza di caffè.
blue monday
caffè tostatura a manto di monacohttps://fb.watch/xeaQXXha5W/ articolo ripreso dall'intervista fatta da #Report sulla qualità del caffè in base alla tostatura.
Caratteristiche organolettiche eventuali pregi o difetti di una tostatura spinta con presenza di olio sui chicchi del caffè
Una tostatura spinta (detta anche tostatura scura o dark roast) modifica profondamente le caratteristiche organolettiche del caffè, con l’eventuale presenza di olio visibile sui chicchi come un segnale specifico del processo. Di seguito, una panoramica delle caratteristiche organolettiche, dei pregi e dei difetti associati:
Caratteristiche organolettiche di una tostatura spinta
Aroma
Note tostate predominanti: Sentori di cioccolato fondente, caramello bruciato, legno affumicato, tabacco, e a volte note simili a carbone o cenere.
Riduzione di complessità: Gli aromi fruttati e floreali presenti in una tostatura leggera vengono quasi del tutto annullati.
Gusto
Amaro intenso: È la caratteristica predominante, dovuta alla formazione di melanoidine e alla carbonizzazione di zuccheri e composti organici.
Corpo pieno: Le melanoidine e i lipidi che migrano in superficie contribuiscono a una sensazione più densa e rotonda al palato.
Acidità ridotta: Gli acidi organici si degradano quasi completamente, portando a una percezione di acidità molto bassa o assente.
Texture visiva e tattile
Chicchi lucidi: L’olio dei chicchi, reso liquido dal calore intenso, emerge in superficie, conferendo un aspetto brillante o oleoso.
Fragilità del chicco: I chicchi tendono a essere più friabili e si frantumano facilmente.
Pregi di una tostatura spinta
Profilo robusto e uniforme: Ideale per chi preferisce caffè dal gusto deciso e forte, con poche sfumature acide o fruttate.
Adatto per bevande miscelate: Il gusto intenso regge bene l’aggiunta di latte o dolcificanti, tipico nelle preparazioni come cappuccini o caffè americani.
Maggiore estrazione degli oli aromatici: I chicchi oleosi possono produrre un caffè con una crema più ricca, soprattutto nelle preparazioni espresso.
Difetti di una tostatura spinta
Perdita di complessità: Le note aromatiche delicate del caffè (come frutti rossi, agrumi o fiori) vengono distrutte, lasciando un profilo monotono.
Eccessiva amarezza: L’amaro può diventare predominante, al punto da risultare sgradevole o aggressivo.
Rischio di sapori bruciati: Una tostatura troppo aggressiva può generare note di cenere, carbone o fumo, percepite come difetti.
Deterioramento degli oli: Gli oli emersi in superficie possono ossidarsi rapidamente, rendendo il caffè rancido se non conservato correttamente.
Riduzione della freschezza: I chicchi oleosi possono favorire una perdita più rapida dell’aroma, soprattutto se esposti all’aria.
Considerazioni sulla presenza di olio
Segno di tostatura intensa: La presenza di olio è normale nei chicchi di tostatura spinta, ma un'eccessiva oleosità potrebbe indicare un caffè mal conservato o tostato oltre il limite ottimale.
Conservazione critica: Per evitare l’irrancidimento degli oli, è essenziale conservare il caffè in un contenitore ermetico e in un luogo fresco e asciutto.
Noi della Torrefazione Castriocaf, sita a Castrovillari in Via Falese 20 abbiamo un concetto molto chiaro sulla qualità del caffè, intanto, facciamo una selezione delle materie prime accurata, non a caso siamo riusciti a lavorare 10 mono origini Arabica e 11 mono origini Robusta, l'arabica ha come caratteristica di base un acidità e sprigiona un senso di citrico molto particolare, verosimilmente come può essere il sapore del pompelmo, oppure del kiwi o del lime, fragola, ciligia e similari, cioè è molto fruttato e acidulo ottimo post pranzo per la digestione, in questo caso non si può tostare in modo spinto altrimenti si perderebbero tutti i flowers ossia tutti gli aspetti floreali e profumati di questa particolare genetica di caffè. Cosa opposta invece è per la Robusta, qui essendo una genetica completamente diversa dall'arabica, si predilige una leggera tostatura più scura dell'arabica, che noi definiamo a "manto di Monaco" ed è la vera tostatura che dovrebbero fare anche a Napoli da dove partì tale descrizione. Poi la tostatura spinta o "dark" che porta alla essudazione dell'olio in superficie, quella va in ogni caso evitata, il più delle volte lo fanno alcuni torrefattori che hanno caffè scandentissimi e per bruciare e togliere i sentori del caffè crudo ammuffito o marcio lo tostano al punto di far uscire l'olio sul caffè e dunque in busta o nel contenitore, e questo provoca un irrangidimento dell'olio che porta anche a rovinare i macinini poichè rimangono impregnati di tale grasso e poi seppur garantendo una buona cremosità sicuramente non garantiscono una buona qualità e salubrità del prodotto in tazza.
Altra cosa importante essendo che adottiamo la tostatura a legna, non superiamo la temperatura di 125C° oltre la quale si potrebbe formare l'acrilammide, che è un altro prodotto tossico che si forma durante la tostatura del caffè, noi lavorando al di sotto di queste temperature in modo blando e così evitiamo tale tipologia di sottoprodotti, garantendo ulteriormente la qualità e salubrità.
L'hashtag #nocontact sui social raccoglie anche le storie di chi ha deciso di allontanarsi dalla propria famiglia d'origine, sfidando il luogo comune secondo cui i vincoli di consanguineità vadano preservati ad ogni costo.
Di Lucia AntistaL'hashtag #nocontact sui social raccoglie anche le storie di chi ha deciso di allontanarsi dalla propria famiglia d'origine, sfidando il luogo comune secondo cui i vincoli di consanguineità vadano preservati ad ogni costo. Dopo aver digitato “no contact parents” sulla barra di Tiktok le voci cominciano a sovrapporsi l’un l’altra. Tra loro c’è qualche volto più segnato dal tempo e dalle difficoltà ma sono per lo più ragazze e ragazzi che raccontano di infanzie segnate da abusi fisici o psicologici, di genitori alcolizzati, violenti o dipendenti dalla droga, di madri narcisiste o padri assenti. Per quanto lontane nel tempo e nello spazio, tutte queste storie si somigliano tra loro. Tolstoj scriveva che “ogni famiglia infelice è infelice a modo suo” ma è pur vero che ci sono schemi ricorrenti che accomunano molte di queste vicende: dinamiche di violenza e squilibri, silenzi che si fanno complici, legami che soffocano anziché proteggere. Guardano dritto in camera e raccontano di famiglie in cui l'amore era una merce rara, soffocato da manipolazioni, umiliazioni, violenze. Raccontano soprattutto di aver passato anni a cercare l'approvazione di un genitore che non sarebbe mai arrivata, di aver annullato se stessi nel tentativo di compiacere madri o padri incapaci di amare, di come sia difficile stringere legami senza avere delle basi familiari. Fanno parte di un movimento sotterraneo ma sempre più visibile che prova a far emergere un tema spesso considerato tabù: le dinamiche tossiche che si annidano in molte famiglie sono una realtà scomoda ma diffusa.Un argomento che scuote l’immaginario tradizionale della famiglia come rifugio sicuro, rivelandone invece le contraddizioni e le ferite nascoste. Proprio quella famiglia, baluardo di tanti programmi politici, che diventa il teatro di tensioni irrisolte, rancori mai affrontati e ferite trasmesse di generazione in generazione. C’è un filo comune che unisce queste esperienze – la consapevolezza che la sofferenza non è un destino immutabile ma qualcosa che si può nominare, affrontare e trasformare. L’impatto di questo fenomeno va oltre la denuncia: può contribuire a ridefinire il concetto stesso di famiglia. Non più un’entità basata unicamente sui legami di sangue, ma una rete costruita su valori condivisi come il rispetto reciproco, l’amore autentico e la scelta consapevole di farne parte.Un cambiamento culturale che invita a ripensare il significato di appartenenza e a liberarsi da modelli imposti. Dietro una scelta così radicale si celano spesso anni di sofferenze, traumi e tentativi falliti di riparare relazioni profondamente disfunzionali. "Qualunque cosa tu provi è legittima, ma spero che questo possa offrire una prospettiva diversa a chi non ha contatti con un genitore tossico", spiega Josh in uno dei tanti video su TikTok. Storie come la sua mostrano come, per molte persone, l'allontanamento rappresenti l'unico modo per proteggere la propria salute mentale e ricostruirsi una vita lontano da dinamiche disfunzionali e abusi.
La scelta di tagliare i ponti comporta spesso enormi difficoltà pratiche oltre che emotive. I giovani che non hanno contatti con i genitori si trovano spesso esclusi da tutele che per molti sono scontate: non riescono a ottenere un prestito, non hanno un garante per firmare un contratto d'affitto, e in alcuni casi non possono nemmeno accedere ai documenti necessari per lavoro o studio, come certificati di residenza o anagrafici. A queste difficoltà si aggiunge l'isolamento sociale, perché il distacco dalla famiglia può significare anche la perdita di una rete di sostegno allargata, come parenti o amici legati al nucleo familiare. A rendere il percorso ancora più arduo è lo stigma sociale che ancora circonda queste scelte. In una società che tende a promuovere il messaggio che la famiglia vada preservata ad ogni costo, chi decide di rompere i legami si trova spesso a fronteggiare giudizi, pressioni e incomprensioni anche da parte di amici e conoscenti. Eppure, nonostante gli ostacoli, sono sempre di più coloro che trovano la forza di allontanarsi da situazioni insostenibili. È proprio la ricerca di comprensione e sostegno uno dei motivi che spinge molti "orfani per scelta" a condividere le proprie storie online, spesso trovando conforto in comunità di persone che hanno vissuto esperienze simili. Su forum come r/EstrangedAdultChild su Reddit, che conta ormai decine di migliaia di iscritti, o nei video condivisi su TikTok, ci si scambia supporto, consigli pratici ma anche un nuovo vocabolario condiviso per descrivere le proprie esperienze. Termini come "no contact", "low contact" o "narcisistic parents" aiutano a dare un nome a dinamiche spesso difficili da inquadrare, a riprendere il controllo della propria narrativa e a sentirsi meno soli.
Ma perché sempre più giovani sembrano arrivare alla decisione di tagliare ogni legame con i genitori? Da un lato, una crescente consapevolezza rispetto a temi come abusi, traumi e salute mentale, alimentata da movimenti come #MeToo, ha dato a molte persone il coraggio di raccontare esperienze che in passato restavano nell’ombra. Dall’altro, i social media, offrendo spazi in cui confrontarsi e trovare conforto in chi ha vissuto situazioni simili, hanno probabilmente amplificato e accelerato questo fenomeno. Qualcuno potrebbe obiettare che proprio questo genere di influenze online possano spingere le persone, soprattutto quelle più giovani o vulnerabili, a decisioni avventate. Le storie condivise mostrano che nella maggior parte dei casi si arriva a recidere ogni legame solo dopo anni di dolore e tentativi. Non si tratta quasi mai di una decisione presa alla leggera o per un capriccio ma di una scelta estrema per sopravvivere e proteggersi quando niente altro ha funzionato. Certo è che l'allontanamento da genitori tossici, per quanto a volte inevitabile, è un percorso complesso e doloroso. Per chi lo intraprende, il sostegno di una comunità, di amici fidati o di professionisti può rappresentare un appiglio fondamentale. Aprire un dialogo su questi temi, rompendo il silenzio che spesso li circonda, può aiutare non solo a chi vive queste esperienze, ma anche a costruire maggiore comprensione e consapevolezza collettiva.
Le dinamiche che portano a lasciare casa non necessariamente devono essere legate a forme negative di soprusi o altre forme "definite tossiche" che non portano sicuramente ad una vita facile, viceversa ci possono essere delle volontà legate alla forma più sublime e matura che rende qualsiasi essere indipendente ed autonomo, di poter vivere libero e accrescere i sogni di realizzarsi magari una propria famiglia, questo si accentua nelle giovani coppie che spesso sognano di realizzarsi e crearsi una propria famiglia, o nell'ambito della più totale indipendenza, spesso si decide di andare ad abitare da soli, single in particolare, anche se per definizione l'uomo per quanto possa essere "lupo solitario" è difatti un essere sociale che ha bisogno di attenzioni, affetto e condivisione di emozioni.
Il caffè diventa in questo caso anche un modo per incontrarsi a pranzo con la famiglia di origine o per chi vive da solo ad incontrarsi con amici in intimità e dirsi anche problematiche futili o molto interessanti con cui condividere percorsi di vita, per questo suggeriamo sempre di avere una buona scorta sia di caffè macinato oppure nelle forme più moderne in capsule o cialde che garantiscono un aspetto sensoriale legato anche a profumi e confidenze che altrimenti non avrebbero senso in un incontro casuale per strada.
icone dei vari social
Dai deficit di dopamina ai sintomi di astinenza, disintossicarsi dai social media può essere difficile. Ecco come vincere le sfide e difficoltà e mantenere un equilibrio sano nell'uso dei social media.
di Vittoria Traverso
pubblicato 09-01-2025
Pensi di passare troppo tempo a scorrere video sul tuo telefono? Non sei il solo. L'adulto medio passa quasi due ore al giorno sui social media, mentre gli adolescenti raddoppiano il tempo su piattaforme come TikTok e Instagram.
Mentre gli esperti mettono in guardia sulle caratteristiche di dipendenza dei social network, sempre più persone cercano modi per liberarsi, come dimostra l'aumento del 60 per cento delle ricerche su Google di “social media detox” negli ultimi mesi.
Ma allontanarsi dal proprio profilo fa davvero la differenza? I ricercatori dicono di sì e i benefici per il tuo cervello e il tuo benessere potrebbero sorprenderti.
Gli effetti dei social media sul cervello
Molti di noi sospettano di passare troppo tempo a scorrere i messaggi, preoccupazione sottolineata dalla Oxford University Press che ha scelto brain rot, letteralmente "marciume cerebrale" come parola dell'anno per il 2024. Ma trovare la forza di volontà per ridurlo non è un'impresa facile, per via del modo in cui i social media agiscono sul sistema di ricompensa del nostro cervello.
Anna Lembke, esperta di medicina delle dipendenze e autrice di Dopamine Nation: Finding Balance in the Age of Indulgence, spiega che le persone possono diventare dipendenti dai media digitali proprio come dalle droghe. Sulla base di ciò che sappiamo su come le droghe e l'alcol influenzano il cervello, possiamo desumere che un processo simile si verifica quando controlliamo i social media: ogni like, commento o video carino di un gatto scatena un'ondata di dopamina, il neurotrasmettitore “che fa stare bene”.
Tuttavia, il nostro cervello è progettato per mantenere un equilibrio generale della dopamina - quello che Lembke descrive come un movimento oscillante. Lo scrolling continuo finisce per alterare questo equilibrio, spingendo il cervello a compensare producendo meno dopamina o rallentandone la trasmissione. Con il tempo, questo può portarci a uno stato di “deficit di dopamina”, in cui abbiamo bisogno di più tempo on line per tornare a sentirci “normali”.
Secondo Lembke, mettere “in pausa” questo ciclo di dopamina indotto dai social media può permettere al cervello di resettare i percorsi della ricompensa, consentendoci di interrompere il consumo eccessivo e compulsivo che porta al brain rot.
Non esiste una soluzione unica quando si tratta di disintossicarsi dai social media, dice Paige Coyne, coautrice di uno studio sugli impatti sulla salute di una procedura di disintossicazione dai social media di due settimane su 31 giovani adulti. “L'uso eccessivo dei social media può significare cose diverse per persone diverse”, continua l'autrice, aggiungendo che la chiave è stabilire obiettivi realistici per ridurre il nostro consumo abituale di social media. “Alcune persone potrebbero voler rinunciare del tutto, altre potrebbero semplicemente voler dimezzare il tempo trascorso sui social media”.
Per aiutare a ricablare i circuiti cerebrali della ricompensa, Lembke consiglia di astenersi il più a lungo possibile, per almeno quattro settimane. Ma anche brevi pause si sono dimostrate efficaci per migliorare la salute mentale. Uno studio condotto su 65 ragazze di età compresa tra i 10 e i 19 anni ha scoperto che una pausa di tre giorni dai social media ha migliorato l'autostima e l'autocompassione, riducendo la vergogna del corpo.
Come affrontare l'astinenza dai social media
Sia che tu decida di smettere di usare i social media per qualche settimana o di limitarne l'uso quotidiano per qualche tempo, probabilmente i primi giorni saranno i più difficili da superare, dice Sarah Woodruff, coautrice dello studio sulla disintossicazione dai social media insieme a Coyne.
Sperimentare “sintomi di astinenza” come il craving o l'ansia è prevedibile, dice Lembke, in quanto il cervello si adatta alla diminuzione dei livelli di dopamina. Ma sopportare queste sensazioni spiacevoli permette ai circuiti della ricompensa del nostro cervello di riavviarsi e di interrompere il ciclo di desiderio e consumo. Alla fine il craving finirà e sarà più facile affrontare la giornata senza continui picchi di dopamina. “Con il passare dei giorni, le persone hanno scoperto che la disintossicazione è stata più facile del previsto”, afferma Woodruff. “Una volta entrati in sintonia, la maggior parte delle persone si è divertita”.
Terminate le due settimane di disintossicazione, in cui il consumo di social media era limitato a 30 minuti al giorno, la maggior parte dei partecipanti ha riportato benefici per la salute mentale, come un maggiore appagamento, una riduzione dei livelli di stress e un miglioramento del sonno rispetto al periodo precedente allo studio.
Superare la crisi potrebbe essere più facile se si uniscono le forze con uno o più compagni di disintossicazione. Nello studio condotto su ragazze adolescenti, Tomi-Ann Roberts, professoressa di psicologia al Colorado College, ha chiesto alle partecipanti di tenersi in contatto tra loro attraverso un gruppo WhatsApp durante ogni giorno dell'esperimento per trovare sostegno. “Abbiamo scoperto che le ragazze provavano sentimenti di disconnessione e paura di perdere qualcosa”, spiega Roberts, “ma potevano condividere la loro esperienza con le altre, quindi si sentivano meno sole”.
Oltre a ricalibrare i circuiti della ricompensa del nostro cervello, una pausa temporanea dai social media può renderci più consapevoli del nostro rapporto con le piattaforme di social media. “Possiamo usare questo tempo per fare un passo indietro e diventare più consapevoli di ciò che facciamo [sui social media] e se ci porta beneficio”, dice Woodruff. Per esempio, riesco a fare tutto quello che mi serve in un giorno o mi sto perdendo un'interazione faccia a faccia a causa dei social media”.
Mantenere un equilibrio con i social media
Dopo un periodo di disintossicazione, è importante stabilire dei paletti per evitare di ricadere nel consumo eccessivo e compulsivo, dice Lembke. “Consiglio di costruire delle barriere fisiche o mentali tra noi e i social media”, afferma l'esperta. Per esempio, non tenere il telefono in camera da letto o disattivare le notifiche”.
Sostituire i rapidi picchi di dopamina con gratificazioni meno immediate può anche aiutare a mantenere in equilibrio i circuiti della ricompensa del cervello. “Quando ci impegniamo in azioni che richiedono la nostra attenzione, il cervello rilascia dopamina con un certo ritardo, mantenendo l'equilibrio generale sotto controllo”, spiega Lembke.
Infine, gli esperti consigliano di programmare periodi di social media detox durante l'anno per mantenerne un uso equilibrato. “Non possiamo liberarci completamente dei social media”, conclude Woodruff, “ma fare una pausa ogni tanto può aiutarci a resettare e a fare il punto su come stiamo usando queste piattaforme e su come ci fanno sentire”.
Questo articolo è stato pubblicato originariamente in lingua inglese su nationalgeographic.com.
Cosa proporre in altenativa ai social?
Sicuramente al virtuale cosa c'è di meglio che un buon caffè preso con la persona del cuore o per motivi lavorativi o semplicmente in compagnia di amici... ecco la migliore soluzione la potete trovare ovunque, a casa con la classica caffettiera moka, oppure in cialde o caspule, a casa per chi ha la disponibilità oppure in ufficio per ottimizzare i tempi e anche i costi del bar...
Noi della Torrefazione Castriocaf, sita in Via Falese 20 a #Castrovillari (CS) offriamo tutte le suddette soluzioni sia potendolo degustare presso la nostra attività, dove potrete trovare svariate miscele con caffè tostato a legna le cui mono origini sono provenienti da tutto il mondo... possiamo offrire un caffè con 11 mono origini robusta, che fa molta crema con retrogusto che si avvicina molto al cioccolato, cacao, nocciola, mandorla... mentre 10 mono origini Arabica che fa meno crema ma ha dei profumi ineguagliabili ed un gusto particolare, mai provato qui da noi al sud Italia, tipicamente l'arabica viene apprezzata al nord e nei paesi culturi di gusti alternativi, con sentori aciduli, tipici del bergamotto, pompelmo, kiwi, lime quindi con una tendenza acidula, ma che poi come succede assaporando una ciliegia, piuttosto che fragola o arancia, seppur aciduli, alla fine rilasciano una dolcezza particolare, di queste due principali tipologie che stanno agli antipodi tra loro, ovviamente si possono fare delle miscele personalizzate, che si possono degustare in sede oppure a casa con gli strumenti suddetti, moka, cialde, capsule.
Ad ogni modo tale scusa del caffè diventa un modo per incontrarsi in modo semplice, più snello ed efficace rispetto ad un pranzo o una cena, che sempre più diventano impegnativi e difficili da realizzare, per cui la tazzina di caffè resta il modo più ottimale per incontrarsi anche con i sensi olfattivi e gustativi che la stessa bevanda può offrire.
Ci siamo inventanti questa granita, che alla fine diventa un ottima bevanda rinfrescante, tonica ed energizzante, ha un gusto davvero particolare, poi il nostro caffè tostato a legna in particolare se si usa la miscela arabica, arricchisce di sapori e profumi tale concentrato che da subito sprigiona una bella carica.
L’effetto è duraturo e sia per gli effetti dissetanti che per quanto riguarda la giusta carica vitalizzante.
Se poi aggiungete delle foglioline di menta questa è nota per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, che possono aiutare a migliorare la digestione e a ridurre il gonfiore.
Mentre Il consumo di latte di mandorla è di grande aiuto per chi ha problemi di colesterolo e trigliceridi. Migliora i livelli del colesterolo buono (HDL) e riduce quelli del colesterolo cattivo (LDL). Rispetto all'olio d'oliva, riduce di due volte i livelli di colesterolo. Inoltre, rafforza il cuore.
Facilmente replicabile a casa ma se non avete tutto il materiale occorrente e in particolare le nostre miscele di caffè artigianale tostato a legna, che trovate solo a Castrovillari in via Falese 20 in provincia di Cosenza, Calabria;
allora potete venirci a trovare direttamente sul posto e ve la prepariamo noi…
Buon 1° Luglio 2024! Inizia oggi il 7° mese dell’anno! Luglio è un mese ricco di eventi e tradizioni, con il caldo estivo che raggiunge il suo apice, perfetto per le vacanze al mare o in montagna. Le giornate lunghe e soleggiate invitano a trascorrere più tempo all’aperto, godendo delle bellezze naturali e delle serate estive. Inoltre, è il periodo delle sagre e delle feste paesane in molte regioni italiane, dove si possono assaporare specialità gastronomiche locali e partecipare a eventi culturali. Luglio è dunque il mese ideale per rilassarsi, divertirsi e fare nuove esperienze.
luglio spesso porta con sé temperature molto elevate, soprattutto in Italia e in altre regioni del Mediterraneo. Questo periodo dell'anno è tipicamente caratterizzato da giornate lunghe e soleggiate, con alte temperature che possono rendere l'estate piuttosto intensa.
Se stai cercando dei consigli per affrontare il caldo, ecco alcune idee:
Idratazione: Bevi molta acqua durante tutto il giorno per mantenerti idratato.
Abbigliamento leggero: Indossa abiti leggeri e di colore chiaro per riflettere il calore.
Protezione solare: Usa la protezione solare per proteggere la pelle dai raggi UV.
Pasti leggeri: Consuma pasti leggeri e freschi, come insalate e frutta, che non appesantiscono.
Restare al fresco: Cerca di stare in ambienti freschi e ombreggiati, soprattutto nelle ore più calde della giornata.
caffè: Suggeriamo in questo periodo un buon arabica, poichè acidulo e potrebbe essere anche piacevole per la digestione oltre che tonico, se poi avete la possibilità di farlo freddo potete metterlo in frigo in una bottiglietta oppure shakerato al momento, è il massimo, a cui potrete aggiungerci anche qualche spezia aromatica, al ginseng, zenzero, buccia di limone anche cannella...
in ogni caso se potete prendete tutte le precauzioni del caso ed evitate lavori o esposizioni a lungo sotto il sole...
buona estate a tutti e saluti dalla Torrefazione Castriocaf in via Falese 20 a Castrovillari CS il caffè calabrese artigianale tostato a legna.
Il caffè, una delle bevande più consumate al mondo, offre una varietà di benefici per la salute. Ecco alcuni dei principali vantaggi del caffè:
Miglioramento delle Prestazioni Mentali e Fisiche:
Aumento dell'attenzione e della concentrazione: La caffeina è uno stimolante naturale che può aiutare a migliorare l'attenzione, la concentrazione e l'umore.
Miglioramento delle prestazioni fisiche: La caffeina può aumentare i livelli di adrenalina nel sangue, migliorando le prestazioni fisiche durante l'attività fisica.
Antiossidanti:
Il caffè è ricco di antiossidanti, come acidi clorogenici e melanoidine, che aiutano a combattere i radicali liberi nel corpo, riducendo il rischio di malattie croniche.
Riduzione del Rischio di Alcune Malattie:
Diabete di tipo 2: Studi hanno dimostrato che i consumatori di caffè hanno un rischio inferiore di sviluppare il diabete di tipo 2.
Malattie neurodegenerative: Il consumo regolare di caffè è stato associato a un minor rischio di malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson.
Malattie epatiche: Il caffè può proteggere il fegato, riducendo il rischio di cirrosi e cancro al fegato.
Malattie cardiache: Il consumo moderato di caffè può ridurre il rischio di malattie cardiache e ictus.
Controllo del Peso:
La caffeina può aumentare il metabolismo e favorire la combustione dei grassi, aiutando nel controllo del peso corporeo.
Salute Digestiva:
Il caffè può aiutare a migliorare la digestione stimolando la produzione di succhi gastrici.
Miglioramento dell'Umore:
La caffeina può migliorare l'umore e ridurre il rischio di depressione e suicidio, grazie al suo effetto stimolante sul sistema nervoso centrale.
Riduzione del Rischio di Alcuni Tipi di Cancro:
Il caffè è stato associato a una riduzione del rischio di alcuni tipi di cancro, come quello al colon-retto e al fegato.
Tostatura a legna artigianale
Il processo di tostatura a legna è condotto lentamente ad una temperatura dolce, che non supera nel ns. caso, caffè Castriocaf, i 120°C e pertanto non si formano sottoprodotti quali l’acrilamide che invece si formano nei processi industriali e che può avere effetti cancerogeni di cui ne abbiamo già parlato; i caffè che ne produrrebbero di meno sono l’arabica (perché più acidula), ma per fortuna nei caffè la quantità è bassissima che diventa trascurabile, e ancor meno se tostato in modo blando e a legna così come avviene a Castrovillari in provincia di Cosenza, con il caffè della Torrefazione Castriocaf, orgoglio Calabrese, che però se abbinato ad altre tipologie di dieta scorretta (patatine fritte, pane o biscotti, o pizza abbrustolita) potrebbe avere effetti sommatori. Ad ogni modo cerchiamo sempre di garantire la salubrità e la qualità con i fatti, selezionando anche materie prime di prima scelta.
Tuttavia, è importante consumare il caffè con moderazione, poiché un consumo eccessivo può portare a effetti collaterali negativi, come ansia, insonnia, palpitazioni cardiache e problemi digestivi. La quantità raccomandata varia da persona a persona, ma in generale, fino a 3-4 tazze di caffè al giorno sono considerate sicure per la maggior parte degli adulti.
Possiamo affermare di essere specializzati nel caffè poiché ci siamo distinti in cose uniche
Differenziazione nel Caffè di Nicchia; per noi le basi sono:
Origine e Qualità: La differenziazione nel caffè di nicchia può iniziare con l'origine e la qualità delle materie prime. I caffè di nicchia spesso provengono da regioni specifiche con caratteristiche distintive nel terreno e nel clima che conferiscono loro un gusto unico, noi per forza di cose prepariamo dei blend particolari mettendo all’interno le 2 grandi categorie l'arabica (di cui vantiamo 10 mono origini) che presenta circa la metà della caffeina rispetto alla robusta, ma ha il doppio dei cromosomi, ciò lo rende un caffè più complesso a livello aromatico con spiccata acidità. Al contrario la robusta (di cui abbiamo lavorato fino a 11 mono origini) presenta circa il doppio della caffeina e la metà dei cromosomi, quindi un caffè meno aromatico ma più cremoso e dolce con note di cioccolato, cacao, frutta a guscio.
Processo di Produzione: La differenziazione è legata anche al processo di produzione. Tostando a legna con metodo di lavorazione artigianale con cottura lenta crea un prodotto con un sapore e un aroma distintivo.
Eco-sostenibilità: La sostenibilità ambientale e sociale rappresenta uno dei punti importanti a cui l’azienda rivolge tutto il processo produttivo e di acquisto di materie prime selezionate e smaltimento dei rifiuti in modo rispettoso dell’ambiente.
Esperienza del Consumatore: Rivolgiamo la massima attenzione alle esigenze del consumatore. Ad esempio, possiamo personalizzare attraverso abbinamenti di gusto consigliati le varie sfumature sensoriali olfattive o di sapori richiamanti spezie o aromi noti al palato di tutti i fruitori e una volta degustati i caffè, vi potremo realizzare qualcosa secondo le vs. esigenze e non secondo quello che vi impone il mercato come unico parametro di riferimento legato al prezzo. Possiamo anche creare abbonamenti mensili che consegnano nuove varietà direttamente al consumatore, con offerte di acquisto sia in loco che on-line.
Verticalizzazione nel Settore del Caffè di Nicchia:
Controllo della Catena di Approvvigionamento: La verticalizzazione della nostra azienda permette il controllo diretto della catena di approvvigionamento con fornitori selezionati e affidabili, sia in termini di controllo qualità, rintracciabilità delle merci e analitico, al punto di sapere anche le operazioni di coltivazione, lavorazione e tostatura a legna (che non supera i 120°C al di sopra della quale potrebbe formarsi acrilamide), garantendo così la coerenza con il concetto di qualità e salubrità.
Negozio di Dettaglio: Per i nostri prodotti di nicchia abbiamo aperto un “Caffè al Degustaio” come punto vendita di dettaglio con annessa caffetteria per offrire direttamente i prodotti ai consumatori, consentendo anche di controllare l'esperienza e le necessità del cliente.
Esclusività e Personalizzazione: Questo contatto diretto consente un maggiore livello di esclusività e personalizzazione, tanto che possiamo offrire l'accesso a lotti limitati o a edizioni speciali, creando così una possibilità di unicità e valore aggiunto che non si può trovare facilmente in giro.
In sintesi, la differenziazione nel caffè di nicchia si concentra sulla creazione di un prodotto unico e di alta qualità, mentre la verticalizzazione mira a controllare e ottimizzare il processo produttivo e la distribuzione per offrire un valore distintivo ai consumatori. Entrambe queste strategie sono cruciali per competere efficacemente nel mercato del caffè di nicchia, dove l'originalità e l'esperienza sono apprezzate dai consumatori e soprattutto dagli appassionati.
Inoltre, per chi vuole approfondire la cultura e la conoscenza sul caffè, siamo in grado di farvi anche micro formazione che dura giusto il tempo di un caffè, fino a entrare nei dettagli e espandere le vostre conoscenze e capacità di poter scegliere e valutare un buon caffè, diventando esperti e assaggiatori o sommelier del caffè, (che non è solo lo zucchero che galleggia sulla crema… anche perchè il caffè andrebbe bevuto tal quale senza aggiunta di altri edulcoranti).
La bella stagione può nascondere delle insidie e una di queste è la processionaria del pino è un tipo di bruco che si trova principalmente nelle regioni temperate dell'Europa e dell'Asia. Questi insetti sono noti per i loro nidi a forma di sacco che costruiscono sugli alberi di pino. Questi nidi contengono le larve che si nutrono delle foglie dell'albero.
Con il termine processionaria si vogliono indicare diverse specie appartenenti al genere Thaumetopoea.
Le specie maggiormente conosciute e diffuse in Italia sono Thaumetopoea pityocampa (o processionaria del pino) e Thaumetopoea processionea (o processionaria della quercia). In particolare, negli ultimi anni, la processionaria del pino ha riscosso un successo mediatico notevole in Italia, quando il clima eccessivamente caldo ha portato e continua a portare ad invasioni di questo animale in numerose città.
Le processionarie sono pericolose per gli esseri umani e gli animali domestici a causa dei loro peli urticanti. Questi peli possono causare irritazione cutanea, reazioni allergiche, e problemi respiratori se inalati o ingeriti. Ecco alcune precauzioni da prendere:
Evitare il contatto diretto: Evita di toccare i nidi o i bruchi. Anche se sembrano innocui, i peli urticanti possono causare gravi irritazioni.
Indossare abbigliamento protettivo: Se devi lavorare in zone dove ci sono processionarie, indossa abbigliamento a maniche lunghe, guanti e occhiali protettivi per proteggerti dal contatto con i peli.
Tenere gli animali domestici al guinzaglio: Se porti fuori il tuo animale domestico in aree dove potrebbero esserci processionarie, mantienilo al guinzaglio e fai attenzione affinché non si avvicini ai nidi.
Rimozione sicura: Se noti un nido di processionaria, non tentare di rimuoverlo da solo. Contatta un esperto o le autorità locali il Comune, il Corpo Forestale, professionisti della disinfestazione, ASL, ecc. per una rimozione sicura.
Non usare acqua o altri stratagemmi per disperderli poiché questo potrebbe far volare i peli urticanti nell'aria.
Consulta un medico se necessario: Se sei stato esposto ai peli urticanti e sviluppi irritazione cutanea, reazioni allergiche o problemi respiratori, consulta immediatamente un medico per il trattamento appropriato.
Il presente articolo non vuole essere prettamente un articolo di carattere scientifico ma divulgativo e tratta per sommi capi le precauzioni da prendere, è fondamentale per evitare i rischi associati alla presenza di processionarie. Presta sempre attenzione e agisci in modo sicuro quando incontri questi insetti.
Infine vi proponiamo un caffè in sicurezza nel nostro giardino in via Falese 20 a Castrovillari presso il caffè al Degustaio della Torrefazione Castriocaf o comunque comodamente a casa vostra potendolo acquistare sia in grani, macinato, cialde oppure capsule delle tipologie più diffuse, con dentro le nostre pregiate miscele di caffè artigianale torrefatto a legna... Buona continuazione!