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5 ott. 2073,
Un gruppo di giovani provenienti da diverse parti del mondo si ritrovò in una dimensione completamente diversa da quella che conoscevano cinquant'anni prima e di cui si ricordavano…
La tecnologia aveva fatto passi da gigante. Le grandi città erano dominio di architetture futuristiche, grattacieli altissimi che toccavano le nuvole e strade sospese tra le costruzioni. Le auto più innovative e i mezzi pubblici volavano, fluttuavano nell’aria, alimentate da fonti di energia pulita e rinnovabile, la maggior parte a lievitazione magnetica. La realtà virtuale era ormai parte integrante della vita quotidiana, offrendo esperienze immersive e connettività totale tra le persone.
I giovani di questo futuro avevano una nuova esistenza, l'istruzione era principalmente basata sulla realtà simulata, con aule virtuali accessibili da qualsiasi parte del mondo ed in qualsiasi momento. Non c'era più bisogno di spostarsi fisicamente per apprendere. La connettività era onnipresente e gli studenti potevano collaborare in tempo reale con i loro coetanei in altre parti del mondo e in altri mondi colonizzati, principalmente satelliti e pianeti distanti dalla terra, in particolare la luna e Marte; si era appreso inoltre, che esistevano mondi paralleli al nostro dove la nostra dimensione era proiettata in una quarta dimensione, quella del tempo, ossia, ad anni luce dal nostro esistevano tante copie del nostro pianeta terra, raggiungibili solo con sistemi di telecomunicazione virtuale ed ologrammi, riuscirono a codificare un messaggio futuristico proveniente da circa 1000 anni luce da noi e che permise appunto di creare questo nuovo sviluppo di comunicazione e altre forme di mobilità interstellare.
Ma non tutto era così perfetto. Nonostante le innovazioni tecnologiche, emersero nuovi problemi sociali. La disuguaglianza economica era ancora presente, se non addirittura accentuata. Mentre alcuni vivevano in lussuosi grattacieli con ogni comodità possibile, altri erano confinati in quartieri marginalizzati, privi di risorse e opportunità e quelli più avventurieri e facoltosi iniziarono a vivere e procrearsi su questi nuovi pianeti, definendoli i Lunatici e i Marziani.
Le guerre erano sempre più accentuate in lotta per avere un mondo in cui ogni individuo avesse le stesse opportunità, ma ormai si litigava anche sul diritto di possesso dei pianeti colonizzati dove ognuno cercava di trarre il più possibile risorse dalle aree più ricche e meglio abitabili di questi nuovi pianeti.
Mentre il futuro si faceva strada, alcuni giovani, proiettati al passato e rimembrando quei bei tempi, furono fondamentali nel plasmare il mondo che si stava formando intorno a loro. Il loro spirito di collaborazione e la loro determinazione nel superare le difficoltà li aiutarono a trasformare la società in un luogo più giusto, più sostenibile e più umano, così, le sfide del futuro furono affrontate e superate grazie alla forza e alla resilienza di una nuova generazione di giovani, proiettati da un'epoca in cui la speranza, la giustizia e la solidarietà erano ancora forti ideali.
Questi giovani ricordavano con tanta nostalgia i tempi in cui si viveva distanti ma vicini, con i social… “ti ricordi tik tok? Bastava un like per il video pubblicato e di li subito il messaggio su social con messaggistica, mi ricordo ancora la prima video chiamata su Messenger col mio primo amore… E tu ti ricordi la tua? Si, telegram, Snapchat, poi chat nascoste e segrete per non farmi beccare dai miei… ma ahimè, erano abbastanza bravi anche loro, perché le usavano con i loro amanti…“
“Era un mondo fatto di spensieratezza, vivevi quei video vuoti, stupidi, di incidenti ridicoli, ma anche documentari sulla natura, di scienza, di musica… ah… quanta bella musica…
E perché, le scene di sesso, dove le metti? Cioè era tutto più bello… ed era anche più facile incontrare le ragazze, alla fine comunque riuscivi a fissarci un incontro dal vivo magari per un caffè e poi il gioco era fatto…
Ora questi giovani di adesso, mi sembrano tanti rincoglioniti, tutti che girano con questi caschetti che li fanno vivere in realtà immaginarie che non sanno più distinguere se è vera la vita che fanno fuori da quei caschi, piuttosto che all’interno, viaggiano con questi zaini appesi sulle spalle e con queste cannucce succhiano dei liquidi organici che dovrebbero nutrirli… boh… Quanto mi mancano le patate con la salciccia che faceva la nonna… E a fine pasto immancabile la Moka…“
Oggigiorno basta che indossano queste cuffie o occhiali o caschi che gli mandano stimoli sensoriali neuronali che gli fanno passare la fame, la sete e gli soddisfano anche i bisogni sessuali… oramai si incontrano anche con questi cyborg, umanoidi identici se non superiori agli umani stessi… per il semplice fatto che li puoi programmare a tua immagine e somiglianza… Se penso alle litigate e alle ragazze abbandonate con un semplice messaggio e poi magari le bloccavi pure per paura di stalkeraggio…
E poi ti ricordi la vecchia politica? Era fatta ancora da persone che potevi ingiuriare ed avere un volto con cui prendertela… oggi è fatta solo di tecnologia e di umanoidi o meglio di programmatori che dovrebbero progettare un mondo migliore… ma a questi chi li controlla?
La polizia, le forze dell’ordine… Ti ricordi i posti di blocco? Ora tutto demandato in modo impeccabile a dei robot che per sicurezza ti controllano già prima con i droni, una volta c’erano gli autovelox… Ora si viaggia in maniera così precisa e infallibile, tutto computerizzato, che non ci sono neanche più incidenti… Le assicurazioni ormai lavorano su altro… La bravura del pilota è relativa… oggi si è in mano a chi possiede il miglior programma di guida e purtroppo ce ne stanno di tutti i tipi in commercio…
E la guerra!? Ti ricordi giusto mezzo secolo fa si combatteva e si minacciava a suon di bombe con testate nucleari… Oggi queste cose fanno ridere… Ormai con la programmazione genetica basta un click e ti fanno esplodere i microchip impiantati facendoti scoppiare le arterie principali e muori in pochi attimi… Tutto questo per avere un mondo migliore più giusto ma anche giustizialista…
Ah… altri tempi, bellissimi… non li cambierei per nulla al mondo con quelli di oggi…
© Dott. Giuseppe Castriota