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Le nostre mono-origini sono provenienti da tutto il mondo, (America, Africa, India, Indonesia…) e siamo riusciti a lavorare fino a 11 Robusta e 10 Arabica, per un totale della nostra mix family di 21 mono origini.
Le qualità del caffè crudo o verde sono selezionate e garantite lungo tutta la filiera produttiva, poi sono sapientemente tostate a manto di monaco, e da qui si realizzano i nostri principali prodotti di caffè in grani, macinato, cialde e capsule.
Il Festival, che si svolge ogni anno a febbraio nella splendida città ligure, è diventato un crocevia di stili musicali, emozioni e tendenze. Ogni edizione non è solo un concorso canoro, ma un mix di spettacolo, moda, attualità e intrattenimento che conquista il pubblico da oltre sette decenni.
Sanremo è la vetrina musicale che ha visto nascere alcuni dei più grandi successi della musica italiana, da "Nel blu dipinto di blu" di Domenico Modugno, a "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini, fino ai più recenti "Occidentali’s Karma" di Francesco Gabbani e "Fai rumore" di Diodato.
Ma oltre alle canzoni, il Festival ha anche un altro aspetto che cattura l’attenzione degli italiani: l’atmosfera conviviale che avvolge ogni edizione, arricchita da piccoli gesti quotidiani che fanno parte della nostra cultura. Tra questi, il caffè.
Caffè e Sanremo: Un Legame Indissolubile
Il caffè è da sempre il compagno ideale delle serate di Sanremo. Non c'è nulla di più tipico che prepararsi una tazza fumante prima di sedersi davanti alla tv per seguire l'andamento del Festival. Con la sua carica energetica, il caffè diventa l'accompagnatore perfetto per chi intende rimanere sveglio fino a tarda notte, soprattutto nei giorni in cui il programma si allunga tra performance e ospiti.
Molti artisti, giornalisti, e addetti ai lavori che frequentano il Teatro Ariston non possono fare a meno di una buona tazzina durante le lunghe ore di prove e interviste. È anche diventato un momento di ritrovo e di condivisione, un'occasione di socializzazione informale che spesso si trasforma in gossip e discussioni sulla musica del momento.
Le caffetterie di Sanremo, nei giorni del Festival, si trasformano in luoghi di incontro per appassionati e curiosi. Questi spazi diventano veri e propri "salotti" dove si parla di canzoni, di moda, di giudizi sull’andamento della kermesse, ma anche, naturalmente, di caffè.
Il caffè come protagonista del backstage Ma il caffè non è solo parte dell'esperienza dello spettatore: è anche un elemento fondamentale per chi lavora alle fatiche quotidiane del Festival. Artisti, tecnici, registi e giornalisti si ritrovano spesso a bere caffè durante le lunghe ore di prove, montaggi e interviste. Nel backstage del Teatro Ariston, il caffè diventa un rito indispensabile per tenersi svegli e concentrati. Alcuni artisti, durante le interviste, confessano di essere grandi appassionati di caffè e raccontano aneddoti divertenti sui loro rituali personali. Altri, invece, ne approfittano per socializzare con colleghi e collaboratori, creando momenti di relax in mezzo alla frenesia del Festival. Il Caffè Come Simbolo di CreativitàAl di là dell’aspetto sociale e conviviale, il caffè rappresenta anche un simbolo di creatività e ispirazione. Per molti artisti, l'energia che un buon caffè sa dare è fondamentale per stimolare la mente e prepararsi a dare il meglio durante le performance. La concentrazione, la lucida attenzione e la capacità di emozionare il pubblico sono, infatti, spesso frutto di momenti di solitudine e riflessione, che si interrompono con una tazzina di caffè caldo.
Le canzoni più emozionanti e memorabili, infatti, nascono spesso in un contesto di tranquillità e concentrazione, ma anche di passione. E quale migliore modo di stimolare questo flusso creativo, se non con una pausa caffè?
Un Festival che Va Oltre la Musica
Insomma, il Festival di Sanremo non è solo un evento musicale. È un microcosmo di emozioni, cultura e tradizioni che coinvolgono ogni aspetto della nostra vita quotidiana. Tra un’esibizione e l’altra, un brindisi con amici o una riflessione solitaria, il caffè rappresenta il piccolo rito che arricchisce l’esperienza sanremese, mettendo insieme l’energia della musica e la dolcezza della convivialità.
Per chi guarda Sanremo da casa, una tazza di caffè diventa il pretesto perfetto per una serata all’insegna della musica e della tradizione, in cui ogni nota si mescola con il gusto inconfondibile del caffè italiano.
Un futuro caffettiero per Sanremo? Immaginare un futuro in cui il caffè possa avere un ruolo ancora più importante nel Festival di Sanremo non è difficile. Per esempio, potremmo vedere collaborazioni col caffè italiano magari artigianale e perché no il sogno che si avvera un buon caffè Castriocaf? Con degustazioni organizzate durante le pause pubblicitarie. Oppure, perché no, una categoria dedicata alle canzoni che celebrano il caffè e la sua importanza nella cultura italiana… Inoltre, il caffè potrebbe essere utilizzato come strumento per coinvolgere il pubblico in modo più diretto. Immaginate, ad esempio, una competizione online in cui gli spettatori possono votare per la canzone che meglio rappresenta lo spirito del caffè italiano! Conclusione Il Festival di Sanremo e il caffè sono entrambi simboli di una cultura che valorizza la bellezza del vivere bene, la creatività e la convivialità. Entrambi incarnano valori che vanno oltre il loro scopo immediato: il Festival celebra l'arte e l'emozione, mentre il caffè rappresenta il piacere di condividere momenti speciali con gli altri. Quindi, la prossima volta che vi ritroverete davanti alla televisione durante il Festival di Sanremo, prendetevi un momento per gustarvi un buon caffè. Chi saprà mai? Potrebbe essere proprio quel drink a rendere la vostra esperienza ancora più memorabile. Buona visione... e buon caffè a tutti! In particolare con le nostre miscele in grani, macinato, cialde e capsule !La scelta di tagliare i ponti comporta spesso enormi difficoltà pratiche oltre che emotive. I giovani che non hanno contatti con i genitori si trovano spesso esclusi da tutele che per molti sono scontate: non riescono a ottenere un prestito, non hanno un garante per firmare un contratto d'affitto, e in alcuni casi non possono nemmeno accedere ai documenti necessari per lavoro o studio, come certificati di residenza o anagrafici. A queste difficoltà si aggiunge l'isolamento sociale, perché il distacco dalla famiglia può significare anche la perdita di una rete di sostegno allargata, come parenti o amici legati al nucleo familiare. A rendere il percorso ancora più arduo è lo stigma sociale che ancora circonda queste scelte. In una società che tende a promuovere il messaggio che la famiglia vada preservata ad ogni costo, chi decide di rompere i legami si trova spesso a fronteggiare giudizi, pressioni e incomprensioni anche da parte di amici e conoscenti. Eppure, nonostante gli ostacoli, sono sempre di più coloro che trovano la forza di allontanarsi da situazioni insostenibili. È proprio la ricerca di comprensione e sostegno uno dei motivi che spinge molti "orfani per scelta" a condividere le proprie storie online, spesso trovando conforto in comunità di persone che hanno vissuto esperienze simili. Su forum come r/EstrangedAdultChild su Reddit, che conta ormai decine di migliaia di iscritti, o nei video condivisi su TikTok, ci si scambia supporto, consigli pratici ma anche un nuovo vocabolario condiviso per descrivere le proprie esperienze. Termini come "no contact", "low contact" o "narcisistic parents" aiutano a dare un nome a dinamiche spesso difficili da inquadrare, a riprendere il controllo della propria narrativa e a sentirsi meno soli.
Ma perché sempre più giovani sembrano arrivare alla decisione di tagliare ogni legame con i genitori? Da un lato, una crescente consapevolezza rispetto a temi come abusi, traumi e salute mentale, alimentata da movimenti come #MeToo, ha dato a molte persone il coraggio di raccontare esperienze che in passato restavano nell’ombra. Dall’altro, i social media, offrendo spazi in cui confrontarsi e trovare conforto in chi ha vissuto situazioni simili, hanno probabilmente amplificato e accelerato questo fenomeno. Qualcuno potrebbe obiettare che proprio questo genere di influenze online possano spingere le persone, soprattutto quelle più giovani o vulnerabili, a decisioni avventate. Le storie condivise mostrano che nella maggior parte dei casi si arriva a recidere ogni legame solo dopo anni di dolore e tentativi. Non si tratta quasi mai di una decisione presa alla leggera o per un capriccio ma di una scelta estrema per sopravvivere e proteggersi quando niente altro ha funzionato. Certo è che l'allontanamento da genitori tossici, per quanto a volte inevitabile, è un percorso complesso e doloroso. Per chi lo intraprende, il sostegno di una comunità, di amici fidati o di professionisti può rappresentare un appiglio fondamentale. Aprire un dialogo su questi temi, rompendo il silenzio che spesso li circonda, può aiutare non solo a chi vive queste esperienze, ma anche a costruire maggiore comprensione e consapevolezza collettiva.
Le dinamiche che portano a lasciare casa non necessariamente devono essere legate a forme negative di soprusi o altre forme "definite tossiche" che non portano sicuramente ad una vita facile, viceversa ci possono essere delle volontà legate alla forma più sublime e matura che rende qualsiasi essere indipendente ed autonomo, di poter vivere libero e accrescere i sogni di realizzarsi magari una propria famiglia, questo si accentua nelle giovani coppie che spesso sognano di realizzarsi e crearsi una propria famiglia, o nell'ambito della più totale indipendenza, spesso si decide di andare ad abitare da soli, single in particolare, anche se per definizione l'uomo per quanto possa essere "lupo solitario" è difatti un essere sociale che ha bisogno di attenzioni, affetto e condivisione di emozioni.
Il caffè diventa in questo caso anche un modo per incontrarsi a pranzo con la famiglia di origine o per chi vive da solo ad incontrarsi con amici in intimità e dirsi anche problematiche futili o molto interessanti con cui condividere percorsi di vita, per questo suggeriamo sempre di avere una buona scorta sia di caffè macinato oppure nelle forme più moderne in capsule o cialde che garantiscono un aspetto sensoriale legato anche a profumi e confidenze che altrimenti non avrebbero senso in un incontro casuale per strada.